La prima volta in milonga e a un festival di tango
Niente è più bello di cominciare. Un post, un articolo, una relazione, un corso, un viaggio. Niente mi emoziona di più della prima volta, del non sapere che si svela e pulsa e non è mai come pensavi.
Ho iniziato tango da ottobre, avevo fatto qualche lezione 20 anni fa ma mollato perché troppo complicato. Adesso è diverso, amo l’eleganza dei movimenti, le spirali che i corpi disegnano nell’aria avvolgendosi uno all’altro, la musica, lo struggimento nostalgico. Ma come tutte le cose, ci vuole tempo e pazienza. Incoraggiati dal nostro giovane maestro e bravissimo maestro Marco Cucinotta, il mio compagno ed io siamo andati a fare 2 lezioni da due supermaestri e abbiamo partecipato alla serata di gala alla Nuvola Lavazza dei Torino Tango Festival.
Problema: la lezione del venerdì sera era avanzatissima. Mentre Javier Rodriguez e Fatima Vitale correggevano coppie esperte che ballavano da 10-15 anni, noi balbettavamo passi incerti. La sensazione era di essere nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo: poche indicazioni, incomprensibili. Ho provato rabbia e frustrazione ed ero tentata di mollare tutto: la fuga è la mia specialità. Invece ho cercato di respirare e di stare e di osservare quella situazione assurda.
Imperterriti siamo tornati a lezione il giorno dopo e anche lì era complesso ma siamo stati seguiti e impostati nell’abbraccio e nella postura e la sera siamo andati in milonga. Mentre di solito i principianti aspettano un anno o due prima di buttarsi in una sala da ballo e vanno in una serata tranquilla con i compagni di corso, noi ci siamo lanciati nella serata evento dell’anno con migliaia di persone ai tavoli e in pista. Gelati dalla complessità, abbiamo provato a metterci comunque in gioco e strimpellare questo passo. Sappiamo solo camminare o poco più e non potevamo andare da nessuna parte perché eravamo circondati da gambe velocissime e braccia e abbracci flessuosi e tacchi e giacche e paillettes (il tema della serata era glitter, diamonds and paillettes). Frustrati, shockati, impotenti ma comunque lì a prendere lezione di umiltà e pazienza e lascia andare. Ora siamo in crisi, quel punto di rottura in cui o si molla o si va avanti ma niente sarà più come prima. Poi è arrivata l’esibizione di coppie meravigliose e tutto è passato. C’era solo bellezza, emozione e esserCi, insieme nella musica: partecipanti in cerchio seduti e coppie mosse dal tango.
Nella foto: Facundo Piñero e Vanesa Villalba