Yoga: l’arte di unire corpi, menti e spirito. Grazie Sādhana
Yoga significa unire. Dalla radice sanscrita -yug che troviamo anche nelle parole giogo, coniuge, congiungere, etc.
La pratica unisce, attraverso il respiro corpo. mente e spiritualità. Cerco di essere sempre molto laica e invito le persone a sperimentare sulla loro pelle (e ossa e muscoli e organi) cosa succede nella pratica: invito alla gentilezza, alla non-violenza, all’accettazione delle mille imperfezioni e dei limiti che lo yoga ci fa incontrare. Yoga è un’opportunità per esplorare quel che ci abita e lo fa partendo dalla concretezza del corpo per arrivare via via a strati più sottili.
Lo yoga unisce anche ad altri livelli: il famoso “qui e ora” che ci aiuta ad esplorare non è fatto solo di istanti presenti ma ingloba anche passato e futuro, tradizione, maestri che non ci sono più e visioni. Questa connessione mi è successa con Carla Perotti, pioniera dello yoga in Italia, scrittrice, filosofa, fondatrice del centro Sādhana a Torino. Non l’ho mai conosciuta ma ho scritto di lei sulla Stampa quando è morta tre anni fa. Quest’estate è capitata una cosa magica, strana, ma anche incredibilmente normale, di quelle che annullano il tempo e lo spazio: Susanna, compagna di danza orientale (sì qualche anno fa ho fatto anche quello) mi ha chiesto se mi interessava conoscere Caterina, appassionata nipote di Carla e proporre lezioni di yoga nel centro Sādhana ed è stata subito casa. Ci siamo viste, con la naturalezza di chi si conosce da sempre e cammina sulla stessa strada, e adesso partiamo con i corsi, tanto entusiasmo e tanta umiltà nel proseguire sulle tracce lasciate da una grande maestra.
In particolare propongo il mercoledì mattina:
8-8.40 Mindfulness del mattino
L’arte di portare l’attenzione istante per istante al momento presente, in modo intenzionale e non giudicante, per vivere meglio.
9-10.15 Yoga del risveglio
Movimenti dolci e armonici per un risveglio graduale del corpo e della mente.
11-12.15 Yin yoga
Lo yoga dell’abbandono. Se la parte yang è quella attiva e muscolare la parte yin è quella liquida, composta di miofascia, tendini e legamenti. Una pratica dolce e acquosa per imparare la sapiente arte del lasciar andare.
13-14 Yoga-danza
Shiva è signore dello yoga e della danza. Nel flusso del respiro il movimento fra un āsana e l’altro diventa pratica di ascolto e consapevolezza per una pratica fluida e dinamica.
Nel frattempo ho incontrato gli altri e le altre insegnanti e c’è tanta emozione e voglia di iniziare e gratitudine. Tantissima gratitudine. Grazie Carla, ma anche Susanna e Caterina. Sono felice ed onorata di proseguire la ricerca con voi e con chi vorrà unirsi. Siete tutte e tutti benvenuti.