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LE FAMIGLIE TEMPORANEE: MAESTRE DI ADATTABILITÀ, DIALOGO E MORBIDEZZA

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LE FAMIGLIE TEMPORANEE: MAESTRE DI ADATTABILITÀ, DIALOGO E MORBIDEZZA

Io le chiamo così: famiglie temporanee. Sono quei gruppi di persone che si trovano insieme, a volte per scelta, a volte per necessità, per un periodo limitato di tempo. Qualche esempio: i compagni di carrozza in treno, i vicini in aereo o in bus, il tavolo a fianco al ristorante, il gruppo di viaggio con Avventure nel Mondo o Viaggi Solidali o qualsiasi altro operatore, il 4 o l’8 del canottaggio, la classe di un corso di cucina, di tango o di fotografia, le persone che camminano sullo stesso sentiero fra gli alberi, gli amici di amici a una festa ma anche i parenti della compagna di stanza in ospedale o in coda dal dentista o dal verduriere.
COSA SONO LE FAMIGLIE TEMPORANEE
Le famiglie temporanee sono gruppi con cui si spartisce un pezzetto di strada, a volte luminoso, a volte meno. In comune c’è il fatto di condividere lo stesso tempo e spazio, spesso lo stesso obiettivo. A volte si è entusiasti di farlo, a volte a tutti farebbe comodo che l’altro non ci fosse per poter allungare le gambe o godere di un po’ di privacy in più.
Mi piace pensare che alla base di ogni incontro scorra un’armonia invisibile e sotterranea che ci fa trovare lì nello stesso spazio e tempo, in un presente nuovo e sconosciuto per insegnarci qualcosa. E più sperimentiamo un piccolo disagio più impariamo a trasformarlo in agio. In fondo tutti abbiamo lo stesso desiderio: almeno non rovinarci la giornata se non riusciamo a rendere più agevole il percorso.
COSA CI INSEGNANO
Nelle famiglie temporanee si sviluppa l’adattabilità, l’ascolto, la morbidezza, il rispetto ma anche l’assertività e l’arte del dialogo e della negoziazione. A volte cresce la coordinazione, come quando ci si alza per far passare il vicino di sedile in spazi sempre più angusti e si diventa quasi un passo a due di gesti sincronizzati e precisi. Spesso si allena la gentilezza o almeno la tolleranza o la resistenza. Quasi sempre si sviluppa l’elasticità e la flessibilità. E se tutto questo non avviene, c’è sempre la certezza che il viaggio finirà. Tutto finisce, sempre. Ma qui il vantaggio della temporaneità rende tutto più facile: la famiglia temporanea non verrà a casa con noi.