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Il battesimo dell’acqua: oggi sono caduta nel Po. Finalmente

Il battesimo dell’acqua: oggi sono caduta nel Po. Finalmente

Oggi era tutto strano: il Po era più basso di almeno un metro, c’erano tre macchine per tagliare le alghe e nessuno o quasi che remava. E soprattutto un mare di alghe, acquacce (si chiamano così le erbacce di acqua?), liane di fiume. Era tutto diversissimo: alcune portavano fuori i vogatori e si mettevano al sole, altri tornavano a casa.

Come al solito la mia compagna di remate e io, siamo pronte a sperimentare. “La vostra barca è in acqua, aspettatemi che andiamo tutti insieme” ci ha detto la nostra istruttrice. Siamo saltate giù sulla banchina galleggiante (che di solito è all’altezza del pontile di cemento armato) e siamo partite. Una coppia sui vogatori al sole ci ha detto “coraggiose”. Sempre incoraggiante.

Siamo partite, abbiamo aspettato il 4 e il singolo e abbiamo ascoltato le indicazioni: “andate al limite delle alghe”, “andate contro la riva”, “immergete poco le pale”. E così siamo andate, contromano, come quando si va su una strada a corsie alternate, poi di nuovo dal lato giusto, poi sembrava di scorrere su erbe verdi quasi di macchia mediterranea, poi il cielo e l’acqua sembravano confondersi e poi ancora sembrava di volare sull’acqua sbirciando mondi vegetali insoliti.

Passati i ponti non c’era nessuno e meno alghe e tutto andava bene. Siamo tornate, siamo scese dalla barca e finalmente ci siamo rilassate.

Al momento di tirare su la barca. l’istruttrice ha detto: “Una scenda giù con me e una stia su così gliela passiamo”. “Io” ho risposto. Poi non so come. Quei momenti in cui il tempo non esiste più: una frazione di secondo che diventa una vita. Davvero non so come, ho saltato come avevo fatto prima ma… sono caduta in acqua fra la il pontile di cemento armato e la banchina mobile. Niente panico. Mi sono aggrappata con le braccia. Non era fredda e neanche sporca, c’era il sole.

L’istruttrice mi ha fatto spazio fra il muro e la banchina. Con grazia ed eleganza, come uscissi dalla piscina, mi sono sollevata sulle braccia et voilà, “non mi sono fatta nulla, sto bene”. Sono risalita, un po’ sirenetta e un po’ diva coperta di alghe Ho solo perso una ciabatta fucsia. Un battesimo. Ora sono una canottiera!