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L’esordio nell’otto: la prima remata a 16 braccia e gambe e 8 cuori +1

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L’esordio nell’otto: la prima remata a 16 braccia e gambe e 8 cuori +1

Racconto sempre di quante prime volte mi sta regalando il canottaggio. Oggi è la volta del primo 8. Sono emozionata perché lo sono sempre quando faccio una cosa che non ho mai fatto e perché il team è già affiatato e con molta più esperienza di me e poi sostituisco qualcuno di collaudato, ma i 7 + la mitica timoniera non me lo fanno pesare neanche per un via di mani.

Ho incontrato tanti 8 nella vita: quelli del …5, 6, 7, 8 della danza, quello della danza orientale che disegna simboli dell’infinito con le anche, quello di alcune tecniche yogiche.

Questo è diverso. Guardando gli 8 sfrecciare sul fiume ho sempre visto delle specie di affascinanti millepiedi, milleremi, delle figure mitologiche antiche e piene di grazia. E così sono qui al 5, altro numero che amo. 805 era la mia stanza di Erasmus. I numeri parlano.

Partiamo dopo aver messo il mostro in acqua, ogni tanto tutto è liscio, ogni tanto no. Ogni tanto fila, quasi vola, poi proprio no. Ma quando tutti gli 8 remi entrano insieme e hanno la stessa potenza e forza e forma allora lì è magia. Pura magia. Non c’è più io ma solo un noi, un io collettivo che ha un solo cuore e una sola testa. Ma non è un noi che ti annulla, anzi. Non sei indispensabile ma se sbagli o entri fuori tempo o fai cose strane rovini tutto. Sei ingranaggio, operaio della remata, motore: devi essere tutti e tutti sono te. Ed è puro essere nel flusso, scorrere. flow. C’è un ritmo ed è lui a guidare, portare, cullare. Cambia il tempo e sono 30 colpi veloci e si suda e il cuore sobbalza e tutto resta a terra: le preoccupazioni, i problemi, le scadenze. Tutto è respiro, danza, armonia, portare l’attenzione all’essere totalmente lì, perché se non ci sei non funziona. Devi esserCi. Lasciarti essere. EsserSi.

Grazie all’8 che mi ha accolta.