Gazpacho: l’estate sa di Spagna, sole e film di Almodovar
Ho conosciuto il gazpacho al cinema, come tante altre cose: musica, cucina, luoghi. Più esattamente in Donne sull’orlo di una crisi di nervi di Pedro Almodovar:
http://www.youtube.com/watch?v=s0wjmE0ZSXU
Mi ha subito colpito il nome: “Gaspacio”, un personaggio da cartone animato messicano.
Quando fa caldo è non si ha voglia di nulla se non di frutta e verdura, il gazpacho è perfetto: vitamine, sali minerali e i liquidi giusti per non stecchirsi disidratati. Con pochissime calorie.
Le ricette sono tante come i cuochi, si sa. Nel gazpacho all’italiana spesso confluisce anche il pane, forse per assonanza con la pappa al pomodoro. Io lo faccio senza e, dopo qualche esperimento, ecco la mia ricetta.
Il mio gazpacho
Ingredienti per 4 persone:
6 pomodori grandi (cuore di bue ottimi)
1 peperone
1 cetriolo
1 gambo di sedano
1 cipolla
1 spicchio di aglio
1 limone
olio
sale e pepe
Sbollentare i pomodori per togliere la pelle, tagliarli a pezzettoni, frullarli insieme a mezzo peperone e mezzo cetriolo senza buccia, mezzo sedano, la cipolla, il se. Aggiungere lo spicchio d’aglio (spremuto) o anche solo immerso per un po’, la spremuta di limone, olio, sale e pepe.
Tagliare a pezzetti piccoli il mezzo peperone, il mezzo cetriolo e il mezzo sedano. Servire ben freddo.
L’ideale è lasciarlo qualche ora in frigo.
Aggiungere un’erba aromatica fresca se piace (basilico, maggiorana, menta…) e gustate il vostro gazpacho a cucchiaiate o a sorsate.