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Tonda e gentile: la comunicazione come la nocciola IGP delle Langhe

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Tonda e gentile: la comunicazione come la nocciola IGP delle Langhe

Da sempre mi interessa la comunicazione. Per natura, passione e lavoro. Osservo come le persone parlano, muovono i corpi, la relazione con lo spazio, le voci. Da sempre studio la comunicazione: università, Istituto per la Formazione al Giornalismo, dottorato. Ne ho fatto un lavoro, anzi tanti, perché mi piace in tutte le forme: una pubblicità, un’intervista, una lezione. Mi piace quando comunicare è mettere in comune, creare relazione, comunità. Mi piace quando trova una via di espressione artistica e crea qualcosa che prima non c’era. 1 + 1 non fa mai 2 ma sempre qualcosa di nuovo e impensabile.

 

Mi piace ma

Mi piace eppure mi sfugge sempre qualcosa. La mia è spesso imperfetta, poco attenta, poco empatica, frettolosa, non compassionevole. Prima la vedevo così negli altri, spesso spigolosa, dura, fredda. Ho capito, anche grazie alla mindfulness, che il problema non sono gli altri ma sono io. O meglio co-creiamo la cattiva comunicazione.

 

La lezione della nocciola: tonda e gentile

Forse chi, come me, lavora nella comunicazione lo fa proprio per aggiustare qualcosa, per colmare un vuoto. Ho riflettuto su cosa posso fare per migliorare il mio modo di comunicare e ho pensato a un’immagine acquosa, fluida, senza spigoli. O meglio rotonda e gentile. Proprio come la nocciola IGP delle Langhe. Ne ho messa una in tasca e la tocco e la guardo quando sento che mi può insegnare qualcosa.

Ricordarsi di essere rotonde e gentili quando parliamo e ascoltiamo è di aiuto. La nocciola mi allena. Mi sta insegnando a dire: “non ci siamo capiti” invece di “non hai capito”, a dire “non ho compreso cosa intendi” o ad aiutare l’altra persona a riformulare “quindi stai dicendo che…”.  Poi la nocciola non giudica. Mi allena all’ascolto attivo, curioso, senza cercare conferme e senza volermi far amare in qualche modo.

E sì, c’è ancora tantissimo da imparare nei modi, nei toni, nelle espressioni, ma quando funziona la gentilezza e la rotondità fanno miracoli: la persona si sente accolta, libera di esprimersi, si ammorbidisce, si apre, lascia trapelare le fragilità, e allora anche io e piano piano si aprono i cuori, si risuona insieme, non si ha più paura e tutto ha un altro gusto.

 

 

 

Photo by Jocelyn Morales on Unsplash