Le 10 cose da fare quando arrivano gli attacchi di Malmostro
Ogni tanto mi attacca il Malmostro.
Il Malmostro è un mostro col malmosto, un po’ triste e un po’ molesto.
Malmosto è una parola bellissima. La definizione Treccani è questa: malmostóso agg. [comp. di mal(e) e mostoso (nel sign. di «sugoso»)]. – Voce region. lombarda, ma entrata anche nel linguaggio comune e spec. nell’uso giornalistico, che significa propriam. «che fa o dà poco sugo», e di qui, riferito a persona, musone, scontroso, intrattabile, sgarbato, scorbutico: una persona dall’aria malmostosa.
Mi piace il suono, è onomatopeico, sa di rimestare, dà l’idea di quel vortice generato dal cucchiaio di pensieri ricorrenti in cui mi attorciglio e un po’ mi mi crogiolo. Un mix di tristezza e lamento per risposte non ricevute, cose non riconosciute, non senso delle cose in generale.
Mostro vien dal latino mostrum, segno divino, presagio.
Ognuno ha il suo Malmostro.
Ecco le 10 cose fare quando arriva:
- prendere un tè con lui e lasciarlo parlare
- invitarlo a fare 2 passi anche se piove
- ringraziarlo per 3 cose che ci insegna
- mettere una musica che piace e ballare, a volte si scioglie e balla anche lui
- fare una doccia calda
- scrivergli una breve lettera o anche solo un sms
- leggere una poesia
- uscire a correre, remare, in bici
- sorridergli, a volte ha solo bisogno di essere visto
- ignorarlo
Foto di Donovan Reeves su Unsplash