Le cose sono come sono non come vorremmo
“Le cose sono come sono, non come le vorremmo: l’orsa è selvatica e non è un peluche, le 18enni vincenti non sono invincibili e il Dalai Lama è un essere umano”.
Ieri ho scritto questo piccolo pensiero. Oggi cerco di articolarlo meglio.
Sui giornali e sui social in questi giorni ho percepito ondate di indignazione, chilometri di parole stizzite, giudicanti, arrabbiate. Raccapriccio e sdegno. Come ha potuto l’orsa uccidere? Come ha potuto una 18enne che sembrava invincibile fare una fine terribile? E il Dalai Lama tirare fuori la lingua con quel bambino? E ancora come si può abbandonare un neonato? E così via.
Il problema non è delle cose che succedono, ma di come noi proiettiamo quello che è giusto o bello o desiderabile per noi. Il solito problema di Io-mio-me. Proprio come quando nella nostra narrazione vogliamo sentirci al sicuro: gli orsi ci piacciono ma li vogliamo tonterelloni come Yoghi o Bubu, gli orsetti del cuore o Paddington. Come si permettono di essere selvatici e difendere la prole? E che ne sappiamo noi di cosa c’è nella mente e nella vita di una giovane sportiva di successo? Magari è lacerata dentro da aspettative, pressioni, difficoltà ma noi vogliamo che soddisfi il nostro bisogno di appagamento: hai tutto, cosa vuoi di più? E il Dalai Lama? Non possiamo accettare che sia umano, per noi deve essere un santo, un guru, un essere perfetto, così buttiamo su di lui la responsabilità di salvare il mondo e ci alleggeriamo un po’ della nostra parte. E che dire della persona che ha deciso di abbandonare un neonato? Si fa così. No cosà. Ti salverò. Che ne sappiamo noi di cosa succede nella pancia e nel cuore di chi fa una scelta di quel tipo?
Eh no, non ci piace, suscita avversione perché rovina le nostre aspettative, il nostro attaccamento a quello che ci sembra giusto, le nostre certezze a cui ci aggrappiamo con tutta la forza possibile. Ma il mondo non gira intorno a noi. È sempre un problema di Ego. Con “le cose sono come sono” intendo che le cose sono proprio così, proviamo a non proiettarci sopra i nostri desideri, paure o resistenze. Volere che le cose siano diverse è un problema nostro. Le cose sono comunque come sono. Smettiamola di ritenerci così importanti.
Il glicine fiorisce, che ci piaccia il suo profumo e il suo colore o no.