La commessa, il cameriere: entusiasmo e felicità di ripartire
Gli occhi scuri sorridono sopra la mascherina azzurra, appena truccati, luminosi. Sabato, ore 18.30, centro. Nel negozio di intimo femminile, Sara controlla gli ingressi, misura la temperatura, fa igienizzare le mani, indossare i guanti e si dedica con passione infinita a mostrarti quel colore estivo e farti sentire quel pizzo che non punge. “Come si fa?” chiedo, “Sul braccio, possiamo”. La cabina è sanificata, ti rassicura. Ti fa provare 30 reggiseni diversi per trovare il tuo. Non era quello che cercavi ma è così entusiasta che non puoi dire di no. Sara fa battute, risolve problemi, si consulta con le colleghe. Propone, instancabile, sempre più sorridente. Ha meno della metà dei tuoi anni ed è meravigliosa, attenta, complice. Vorresti comprare l’intero negozio.
Domenica sera. Pizza in un dehors a San Salvario. Dario, vent’anni, braccia tatuate a palestrate, occhi allegri e svegli di chi sorride dentro la mascherina bianca. È preciso, scherza, ci mette qualcosa in più, l’entusiasmo di esserci, con sincerità e garbo. “Felice di essere tornato a lavorare?”. “Non vedevo l’ora”. Un lampo di luce che commuove e colora il cielo.
Grazie Sara e Dario. Siete la felicità di ripartire.