Ci vediamo per un caffè. L’amore ai tempi del lockdown

Ci vediamo per un caffè. Avevamo detto così. Poi è arrivata la pandemia. Ci siamo visti lo stesso: una moka e siamo diventati complici e poi amanti e ora è amore in ogni gesto e in ogni istante. Tutto è intenso, corposo, denso. La passione al tempo del corona, la pelle, i baci, l’olio di mandorle, i film sul divano, sedersi su un cuscino a meditare con gli occhi ancora cisposi, il vino rosso nei calici, gli gnocchi fatti in casa, tu impasta che io aggiungo farina.

Ci vediamo per un caffè. Avevamo pensato. Aggiungendo anche ci proviamo. Ognuno in silenzio. Che è l’anticamera del non lo faremo mai ma sembra poco gentile. Poi è arrivato il divieto di uscire. Ha scelto lui per noi. Il magari è diventato poi e poi forse e poi mai. Così siamo scivolati via dal cuore.

Ci vediamo per un caffè. Avevamo deciso. Poi è arrivata la chiusura di tutto. Il caffè è diventato messaggi e telefonate e confidenze e amicizia e voglia di conoscersi e livelli di intimità impensabili mentre sorseggiamo caffè americano da mug enormi e profumati. Ti racconto questo, mi leggi quello, ho scritto un post e ci sei anche un po’ tu, che ne pensi, ti piace Chopin?