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La saggezza del naso che cola a canottaggio e il lasciar andare

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La saggezza del naso che cola a canottaggio e il lasciar andare

Devo aver sviluppato una specie di allergia al freddo: appena esco mi piangono gli occhi e mi cola il naso. Gli occhi dopo un po’ si asciugano, il naso insiste finché non lo pulisco o non lo porto in un bar o in un negozio. Non è un grave problema: in tasca c’è sempre un fazzoletto e tutto si risolve.

A canottaggio è diverso: nella fase di preparazione della barca accumulo un po’ di freddo e appena partiamo… il naso cola. Non sarebbe grave se andassi in singolo, potrei fermarmi e occuparmi di lui. Andando in 2 o in 4 e avendo le mani sui remi, devo tenerle lì. Se le togliessi, le mie pale intralcerebbero chi è davanti o dietro. E allora sto col naso freddo e colante che vorrebbe un po’ di stoffa morbida per confortarsi. E finché penso così lui cola. Ma in barca non posso fare altro che accogliere quel disagio umidiccio ed ecco due lezioni importanti dal Maestro Naso:

 

Lezione 1: Lasciar andare

All’andata fa più freddo per l’ora, il lato in ombra e i muscoli non allenati, sento il naso colante e penso a come fare, forse un po’ come quando scappa la pipì e piove e ti viene voglia di farla subito: lo sciaff dei remi sull’acqua invita il naso a liquefarsi. Poi accade che me ne dimentico e se cola un po’ lo lascio colare. Grazie Maestro Naso che mi insegni la libertà di lasciar andare, non avere il controllo di tutto, non voler essere perfetta.

 

Lezione 2: il problema è nella mente non nel naso

Quando smetto di pensarci, il naso non cola più, l’aria lo asciuga e tutto scorre con il fiume. Grazie Maestro Naso che mi insegni che tutte le cose si muovono a onde. Un po’ come quando abbiamo fame e poi passa, il corpo cambia stato in modo spontaneo mentre la mente si incaponisce “se avevi fame un’ora fa adesso sarà doppia”. Il corpo è saggio e, se non lo alimentiamo con pensieri affamanti si dimentica della fame, cambia onda, almeno per un po’. Così quando smetto di pensare “se cola ora, pensa fra mezzora”, lui non cola più e posso godermi il foliage e la meraviglia delle luci d’autunno dal fiume.