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La prima zanzara dell’anno e l’arte di fare la differenza

Photo by Syed Ali on Unsplash

La prima zanzara dell’anno e l’arte di fare la differenza

“Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara” dice il Dalai Lama. Ecco questa notte si è presentata lei: la prima zanzara dell’anno. Pioveva fortissimo. Lei era qui, con il suo ronzio fastidioso che sta proprio appiccicato alle orecchie, sembra dentro. Avevo sonno, tutto il corpo era rallentato e affaticato. Ho cercato la via pacifica: ho tirato fuori un braccio dal lenzuolo e gliel’ho offerto. In fondo servirà a qualcosa anche lei, nella catena alimentare e nell’economia-ecologia dell’universo. Poi devo essermi riaddormentata. Dopo pochissimo di nuovo zzzzzzzzzzzz.

Ma come non hai mangiato abbastanza?

Non si era accontentata. Troppo sonno per accendere la luce. Troppo per pensare a qualche allontanazanzare. Allora lenzuolo fin sulle orecchie.

Zzzzzzzzz.

Ti ho sentita! Che facciamo? Non voglio farti male eh, però.

ZZZZZZZZZ.

Basta. Ho acceso la luce. Silenzio. Scomparsa. Torno giù.

ZZZZZZZZZZZ

Di nuovo luce, ho preso un buonissimo diffusore al geranio e…. ho perso i sensi fino alla sveglia che deve essere suonata poco dopo.

Ha ragione il Dalai Lama. La maestra zanzara stanotte mi ha insegnato che posso fare la differenza. Non come insistenza e capacità di dare fastidio, che mi vengono già benissimo. In positivo. Se mi impegno a produrre meno plastica, riciclare, preferire il vetro, fare attenzione a cosa e come compro, alle parole gentili che uso, all’attenzione che dedico alle persone, all’ascolto attivo, alla cura che metto nelle cose, a che mezzi di trasporto uso, a come mi nutro, tutto cambia.

 

Photo by Syed Ali on Unsplash