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Il racconto e l’esperienza: come allenarsi a sganciare il primo dalla seconda

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Il racconto e l’esperienza: come allenarsi a sganciare il primo dalla seconda

Spesso nella pratica di mindfulness invitiamo a stare con l’esperienza e non con il racconto. Ogni tanto mi chiedo se si capisce. E per capirlo meglio, come spesso faccio, provo a scriverlo.

Raccontare è un rafforzativo di contare. In italiano ma anche in francese (conter/raconter) o in tedesco (Zählen/Erzählen). Nel senso di computare, riportare calcolato, dare una struttura sensata. I racconti affascinano, le storie, i libri, i film, le serie, le vite degli altri in treno o al ristorante. E poi ci sono le nostre storie personali, quelle in cui costruiamo il nostro sé, il nostro ego. Le storie avvengono nel tempo. Non a caso le fiabe cominciano con c’era una volta. Man mano che raccontiamo una storia la perfezioniamo, la rendiamo più appetibile per chi ascolta e per noi che raccontiamo. Man mano diventa narrazione, che deriva da gnarus, consapevole, un racconto che si cristallizza. E a volte intrappola.

L’esperienza è l’immersione nel momento presente partendo dalle sensazioni del corpo, dalle emozioni e dai pensieri presenti. EsserCi. L’esperienza è diretta, si svolge senza un prima e un dopo, senza passato e futuro, senza tempo, o meglio nel tempo, ma senza che questo sia rilevante, si svolge senza sé, senza io-mio-me, entrando in contatto diretto con i tanti io-mio-me che in ogni istante si modificano, insegna a fluire con l’impermanenza, con il cambiamento continuo che tutto abbraccia e tutto trasforma.

Non so se si capisce. So che quando si riesce a lasciar andare i racconti e a vivere con curiosità l’esperienza diretta, per come si presenta, senza cercare protezione nel conosciuto, in ciò che sappiamo funzionare (o disfunzionare), tutto si scioglie nella meraviglia del momento, in un dispiegarsi di istanti in cui tutte le esperienze, piacevoli e spiacevoli, sono uniche e preziose, vive. L’io-mio-me si scioglie nel flusso e non condiziona più, ma libera.

Photo by Johannes Plenio on Unsplash