Forse sarà un virus
a farci innamorare
a insegnarci il noi
dove c'era un tu e un io
imparare a coltivare
non-fretta
silenzio
ascolto
ozio senza colpa
la cura che mancava
scegliere le parole giuste
e poi toglierne ancora
la paura è un'armatura
siamo rotti dentro
non le prime scelte ma gli scarti
non le tribune ma gli spalti
nutrire la fiducia
con vitamine del gruppo B
il fiore non sa se sboccia
il bruco non sa se farfalla
prendere tempo
mettere spazio
allenare la pazienza
non divorare
non rifiutare
abitare
lasciar andare
lasciar ondare
squadra sponde e onde
scriviamo una commedia
massaggiami la schiena
lasciami entrare fra le costole
fammi domande
di carta, di baci, di sguardi
in un panda a testa in giù
siediti qui
gambe incrociate su un leone di lana
forse sarà un virus
a farci innamorare
il mondo è sospeso
ovattato
insicuro
il tempo è un elastico molle
impazzisce o guarisce
centimetri di pelle al sapone
musica che pulsa nelle ossa
un gioco giapponese con i fiori
guardiamo un vecchio film
accompagnami in cantina
apriamo un Bordeaux
insegnami le cose che non so
vieni vicino
non troppo
che poi non ti trovo
lascia il telefono acceso
la notte
non ti cerco ma potrei
l'incanto di un dettaglio
una piccola cosa
ridere di una ruga
sorridere a un'acciuga
forse sarà un virus
a farci innamorare