Top

Carciofi e incomunicabilità: l’arte di non capirsi e vivere felici

gambo di carciofo

Carciofi e incomunicabilità: l’arte di non capirsi e vivere felici

Amo i carciofi più di ogni altra verdura. Crudi con olio e limone, in pinzimonio, sottilissimi o a foglie, cotti in ogni modo: alla romana, alla giudia, nei risotti, nelle frittate. Mi pungo e mi annerisco le mani. Ci metto cura ma poi zac, soprattutto per le spine nei gambi. Oltre al cuore, la mia parte preferita è proprio il gambo. Mi piace spellare, togliere fili, pettinare le nervature fino ad arrivare al cuore succoso e gustoso.

 

La storia: non c’è carciofo senza spine

Oggi al mercato è successo questo. Chiedo 5 carciofi e dico “con gambo”. Di solito mi tolgono qualche foglia esterna e qualche spina. Ma stamattina qualcosa non ha funzionato: colpa delle mascherine o del rumore o di tutto insieme. Il venditore ha afferrato il carciofo dalla testa e ha appoggiato il macete a metà del gambo. Ho urlato “no” e lui è andato ancora più sù, ho sgranato gli occhi inespressivi pinzati fra cappello e mascherina e urlato un “no” più deciso e lui zac, ha tagliato proprio sotto la pancia. Disperata “Ma io ho detto con gambo”. “Ah, ho capito senza gambo. Nessun problema. Gliene preparo un altro”. Sono tornata a casa coi miei bei gambi ma con un piccolo senso di impotenza e frustrazione.

 

La comunicazione: non c’è spina senza carciofo

Questa mini avventura mi ha fatto riflettere su come sia facile finire in una spirale di non-comunicazione. E come l’escalation di noncapirsi-arrabbiarsi-disperarsi-capirsiancorameno sia rapida e violenta. Percepiamo che sta succedendo ma è da subito troppo tardi e ogni tentativo di aggiustamento fa più danno. Intanto ci innervosiamo con l’altro e con noi che non riusciamo a esprimerci e farci capire. O ci spieghiamo troppo e l’altro pensa che lo prendiamo in giro. Da fuori fa ridere. Da dentro è un tormento.

Come fare? Torniamo al carciofo. Ecco un elenco di cose che farò la prossima volta, al mercato e al primo sentore di discussione:

1) Articolare meglio le parole. “C-O-N ga-m-bo”

2) Aggiungere una spiegazione. “Sono buonissimi crudi” dopo “con gambo”.

3) Dire ALT e interrompere tutto.

4) Non prendermela con l’altro se non ha sentito.

5) Non prendermela con me se non mi sono spiegata bene.

6) Non prenderla sul personale come se tagliare quel gambo fosse una mancanza di rispetto nei miei confronti.

7) Trovare una soluzione. Dire ” Va bene così, me lo dia tagliato, tanto li mangio a pezzi”.

8) Pensare “che buffo. Ogni cosa che mi capita è già un post”. E riderci su.