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Strane persone che remano: le tipologie più frequenti

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Strane persone che remano: le tipologie più frequenti

Da vicino nessuno è normale. Io per prima. Ma sul fiume ho incontrato tante persone diciamo strane. Strane, particolari rispetto ai miei parametri, quindi magari la strana sono io. Questo piccolo elenco, un po’ iperbolico, non vuole offendere nessun@, anzi, vuole sottolineare che remare è per tutti e tutte e tutt@ ed è bello incontrarsi, confrontarsi e, per me, divertirsi. Oltre ad avere ancora tantissimo da imparare. Uso il femminile, intendendo “persona”. Spesso 2 o più profili si uniscono in estrose combinazioni.

  1. La catastrofista. Qualsiasi cosa tu faccia, da come prendi i remi a come regoli la pedaliera o come sei vestita, individuerà un possibile problema generatore di possibili scontri, ribaltamenti, catastrofi.
  2. La salvatrice. Ha sempre la risposta giusta per te, soprattutto quando non la richiedi. Vedrà soluzioni a non problemi cercando di farteli percepire come tali. Così ti può salvare. E con te il mondo intero.
  3. La dopata. Vive l’allenamento come una questione di vita o di morte. Da fare più volte al giorno tutti i giorni. Se possibile nel disagio, con sveglie proibitile, -6°, nebbia, umido che gela le chiappe e blocca la mascella. E guarda un po’ con disprezzo il fatto che tu vada a remare quando il clima è mite, c’è il sole e si sta bene.
  4. La supertecnica. Calcola ogni angolo, leva, grammo, parametro biometrico per ottimizzare le prestazioni. E ti fa capire che tu sbagli a non farlo.
  5. La domatrice di corpi. Ha dolori ovunque: spalla, gomito, collo, polso, dita e persino capelli. Ha tape colorati ovunque ma non si ferma mai. Non si può certo ascoltare il corpo e permettergli di restaurarsi, bisogna “domarlo”. Filosofia del “no pain, no gain” a rischio di farsi male sul serio.
  6. La lamentosa. E c’è onda. E c’è vento. E c’è caldo. E c’è freddo. E quelli non stanno al loro posto. E non si fa così. Si lamenta sempre ma non molla mai.
  7. La ilfiumeèmio. Magari molte sono atlete professioniste e si allenano per le Olimpiadi ma occupano il fiume senza voltarsi mai, con arroganza, come ci fossero solo loro e tu fossi un pulviscolo da eliminare. Se urli loro che ti stanno venendo addosso, ti insultano. Una sola certezza: chi sbaglia sei sempre e solo tu.
  8. La leggera. L’opposto di tutte queste figure. Di fronte a qualsiasi barca o impresa o idea sorride e ti dice che si può fare. E ti porta nelle avventure più assurde.