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India del Nord giorno 15: Pangong, fra India, Cina e Tibet

Pangong

India del Nord giorno 15: Pangong, fra India, Cina e Tibet

Oggi si va al lago Pangong, al confine con la Cina. Il lago endoreico (senza emissari) è lungo 134 km, largo circa 5 e si trova fra India, Cina e Tibet. Sulla strada le varie interruzioni per lavori ormai fanno compagnia, insieme a cicciosissime marmotte.

La strada è molto dissestata e stiamo di nuovo salendo, mi abbandono a quel mal di testa-leggera euforia che ormai mi accompagna e contro cui non combatto, convivo. Intanto l’India: un signore con un kurta giallo offre del pane e delle cipolle a una mucca per strada.

Eccoci a 4250 metri ed il lago è meraviglioso perché cambia continuamente colore. Forse lo fa per rincorrere meglio le nuvole veloci? Ci sono tanti campeggi con tende e bungalow. Sulla strada’è anche il set (e la possibilità di farsi foto) al luogo dove hanno girato il film “3 idiots”, fra cui una bellissima Vespa arancione.

Felice di aver barattato la tenda col bungalow, passeggio intorno al lago al tramonto mentre le nuvole e la neve delle cime che arrivano a 6000 metri si sfiorano, baciano, rincorrono. Mi emoziona pensare che, se nuotassi o meglio remassi verso l’altra sponda arriverei in Cina o Tibet. Mi ferisce vedere pezzi di plastica anche qui, nell’acqua di questo lago himalayano.

Intorno al lago che cambia colore facciamo amicizia con due signori del Rajasthan e una coppia del Kerala. Il freddo è intenso ma sempre niente rispetto alla notte a Sarchu e a quella a Korzok.

La velocità con cui si raffredda la casina di legno è incredibile. Mi infilo sotto i due piumoni con pantaloni, maglia termica e calze di lana e piano piano, sfilo e mi addormento.

E, come sempre qui, la notte è agitosa fra sogni vividi come i colori del lago e delle montagne e sonno a zig zag.