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India del Nord giorno 12: la pooja fantasiosa e il ritorno a Leh

Ladakh

India del Nord giorno 12: la pooja fantasiosa e il ritorno a Leh

Mi sveglio sempre presto e di notte non dormo benissimo anche se siamo “solo” a 3.150 metri. Così alle 6.50 in punto sono al monastero di Lamayuru pronta per la pooja. All’entrata ci sono altri 2 laici seduti sui tappeti al fondo a destra, c’è spazio a sinistra.

Ci sono alcuni adulti e tanti bambini-monaci, alcuni impegnati a servire la colazione: butter tea e cereali, altri seduti a cercare di fare stare le preghiere distese, basse e larghe tipo fasce su dei treppiedini di metallo da cui cadono piegandosi e arrotolandosi.

Mangiano, bevono, chiacchierano, qualcuno recita preghiere ma non c’è un’unica preghiera comune. C’è un monaco incaricato del rito ma ognuno segue e partecipa a modo suo. Il suo canto è basso, continuo, armonico come i canti mongoli. I bambini offrono tea butter anche a me, non posso berlo ma il termos aperto ha quell’odore di animale e grasso che si sente entrando nei monasteri, è lo stesso burro di yak che alimenta le lampade e rende tutto vivo.

Il mandala intanto è progredito molto da ieri pomeriggio. Qualcuno avrà lavorato di notte?

A un certo punto, da una sacca un monaco estrae i cimbali e li porta a tutti. I bambini sono elettrizzati. Finalmente capisco come si suonano: si prendono uno per mano (fin qui andavo bene) e poi si muovono in verticale facendoli incontrare 3 volte mentre uno va su e uno giù.

La pooja dura un’ora e alla fine, corse, saluti, sorrisi.

Dopo la colazione partiamo per Rizong che è in restauro ma si possono vedere amichevoli teschi sorridenti con tridente. Continua il dialogo con la morte. Il tridente, trishula di Shiva è qui triratna, indica i tre gioielli: Buddha, Dharma (legge) e Sangha (comunità).

Passiamo da Liker dove c’è un grandissimo Buddha dorato e un cielo blu che abbaglia e poi al monastero di Phyang, più moderno ma accoglientissimo.

Nel pomeriggio arriviamo a Leh e andiamo a visitare il palazzo reale con una giornata tersa, calda, bellissima. Da quel terrazzo è difficile scendere. Neanche la folla di turisti con i loro selfie e il tono di voce troppo alto dissuade. Poi roof top per un Kashmir Kahwa Tea: buonissimo tè verde arricchito con mandorle in scaglie, zafferano e miele.