La tua camicia mi sorride della dita
La tua camicia mi sorride dalle dita
di una poltrona rossa
nel senso della forma
non delle mie ossa
è un tempo molto strano
di giorni senza sbalzi
di luce, di aggrappi,
di sogni anche da scalzi
facciamo gli amaretti
cuociamoli in padella
il forno
se va in corto
sceglie il tempo bislacco
della vita in quarantella
nessuno si stupisce
niente rabbia o delusione
stiamo solo imparando
che il controllo è un’illusione
inutile schermarsi
dalle strette e dai baci
dai sai, ti voglio bene
e anche dai mi piaci
la vita e tutto il resto
fa solo questo: accade
nasce, cresce,
percorre le sue strade