Non voglio più sbucciare le parole
Non voglio più sbucciare le parole
per rintracciare briciole di vero
spulciare fra i tuoi fuochi d’artificio
che incartano la vita di paillettes
le altalene ambigue da romanzo
i sì che sono no e i pensavo che
la rabbia che si accende ad ogni passo
se giochi con le cose che non hai
vorrei che tutto questo scivolasse
sul ghiaccio che hai macchiato di caffè
ma invece è colla sull’asfalto caldo
profuma di eucalipto e di genziana
fra onde, incensi e suoni dell’estate
polpette d’anima e pelle salata.