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La bellezza dei capelli esplosi dopo le vacanze estive

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La bellezza dei capelli esplosi dopo le vacanze estive

La settimana in cui si torna dalle vacanze è faticosa. Per tutti. Anche per i capelli. Riprendere i ritmi, ricominciare, abbandonare l’adrenalina dei viaggi o il torpore delle vacanze di relax. Qualsiasi cosa abbiamo fatto: che abbiamo visitato Machu Picchu, fatto trekking in montagna o poltrito a guardare le onde. Abbiamo ritrovato il piacere di dedicare il giusto tempo alla colazione, alle persone, ai figli, agli amori, alla lettura, a vestirci solo di un pareo. Ora ricomincia la lotta a incastrare gli impegni in una millefoglie di cose da fare.

 

Ho notato una cosa nelle mie amiche quarantenni. Molte, appena tornate, hanno fatto lavatrici, sistemato cose e case, organizzato il riassetto della famiglia prima della scuola ma non hanno ancora trovato il tempo di tingere i capelli. E così, che andiamo dal parrucchiere o facciamo la tinta in casa o l’hennè come me, abbiamo tutte i capelli di mille colori. I neri mostrano fieri la loro radice bianca, i castani virano a un color grigio topone, i biondi si mutano in sobria cenere, i rossi mogano tendono alla carota, i bianchi si affollano come invitati al buffet, E molto spesso tutti questi colori convivono in un caleidoscopio un po’ fané. A volte abitano nello stesso capello che ha la radice al naturale e i segni delle varie tinte man mano che si avvicina alla punta.

 

Per tutta la settimana ho pensato “Devo fare l’hennè” guardando l’esplosione dei miei capelli corti e ho visto tante colleghe e amiche con lo stesso problema. E ho visto quanto sono belle. Sono belle le donne quando sono rilassate e quando essere perfettine e carine non è la loro priorità. Sono belle le donne quando stanno bene e si piacciono. E non fanno necessariamente cose per piacere agli altri.

 

Questo non è un invito alla sciatteria o a non essere curate e non è neanche un manifesto femminista. È invece un inno a godere della spontaneità della bellezza, a sentirsi bene anche con i nostri capelli di mille colori, che come piccole cicatrici ci ricordano chi siamo e cosa abbiamo appena fatto. È imparare a prendere meno sul serio la richiesta del mondo che ci vuole scattanti e performanti e belle. Quando qualcuno è in ordine si dice che “non ha un capello fuori posto”. Ma quando i capelli fuori posto sono tutti allora la vita ha un altro sapore. È quando lasci andare l’idea di essere a posto che cominci a stare bene. Almeno per qualche giorno, prima dell’appuntamento col parrucchiere o dell’hennè, godiamoci i nostri capelli multicolore e multiformi che sono stati accarezzati dal sole e dal vento, che si sono immersi in acqua di mare, che si sono schiacciati sotto i cappelli di paglia. E sentiamoci come loro, pieni di vita e di storie. Perché le cose belle delle vita spettinano. E scompigliano i colori.