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Comunità: alla radice della nostra comune umanità

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Comunità: alla radice della nostra comune umanità

Qualche settimana fa ho scritto un post sulla parola sostare come “so stare” ferma e respirare. Oggi vorrei smontare la parola “comunità”. Treccani dice: “ll termine viene dal latino communitas, derivato di communis, “che è comune a molti o a tutti, condiviso”. Indica, in senso astratto, l’essere comune, la comunanza e, in particolare, un insieme di persone unite da relazioni o vincoli, che formano un tutto”.

 

Come unità

Mi piace pensare a comunità nel senso di “come unità”, un organismo composto da parti che si muovono come un unico essere. Un unisono di particelle rivolte al bene comune, a un progetto che va oltre i singoli atomi e crea un fluido invisibile, una rete, una comunità.

 

Comune umanità

Mi piace ancora di più pensare a comunità nel senso di “comune umanità”: tutti, non importa dove siamo nati, il colore della pelle, il sesso, le inclinazioni, la professione, i talenti, abbiamo gli stessi desideri: vogliamo stare bene e non vogliamo soffrire. Tutti vogliamo amare ed essere amati. Tutti abbiamo qualcosa che non vorremmo e desideriamo qualcosa che non abbiamo. Tutti siamo in perenne contatto con un corpo vivo che ci trasmette mille sensazioni di piacere e dolore ad ogni istante. Tutti abbiamo paure e sogni. Tutti siamo soggetti a invecchiare e ammalarci. Tutti siamo attraversati da mille emozioni che a volte ci travolgono. Tutti produciamo pensieri, tantissimi, spesso troppi che vorremmo poter spegnere o almeno scegliere. Tutti abitiamo un’unico pianeta che ci chiede di prenderci cura di lui. Tutti cerchiamo si stare in equilibrio nell’incertezza del tempo. Tutti siamo appesi, basta un minuscolo virus a spazzarci via. Tutti siamo capaci di meraviglia e crudeltà. Tutto siamo impiastri di cuore e cervello, e di pance, ossa e muscoli di chi ci ha preceduto. Tutti siamo alla ricerca di senso e di bellezza. Tutti siamo presenza e intermittenza. Consapevolezza e assenza. Tutti siamo collegati, interconnessi e interdipendenti. Tutti siamo neuroni specchio che comunicano e trasformazione costante, cambiamento. Tutti siamo radici lontane. Tutti siamo malleabili e possiamo imparare la cura, l’attenzione, l’amore. Per noi stessi, per l’altro, per la terra, per la nostra comune umanità.

 

Photo by Mario Purisic on Unsplash