Come una fame
Come una fame
ma un po’ più su
un buchino nel cuore
un vuoto da riempire
una voragine
pronta a spalancarsi
fra le maglie del non senso
nutrite di mancanze
come una fame
accompagnata
da uno spillo di nausea
un taglietto fresco
un graffio che brucia
tra poco passa
tutto se ne va
come una fame
voglia di mandarla via
di sedarla
che sia domani
anche solo dopo
e lei non ci sia più
coperta
dimenticata
appagata
come una fame
che torna
e chiede
occupati di me
dammi
dammi dammi
ruba istanti per me
fammi sentire
viva e piena
come una fame
che vuole luce
ed essere
al centro di tutto
del cielo
e del mare
del bosco
e del fiume
della pagina e
del cosmo
Come una fame
che urla
e ignora le altre fami
le fami degli altri
la fame della fame
un buco
che sempre torna
mai sazia
una fame d’amore