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Quel topolino che danza nella pancia e ci sveglia al mattino

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Quel topolino che danza nella pancia e ci sveglia al mattino

Ci sono mattine che arrivano presto, troppo presto, a volte prima della luce. A svegliarci è un topolino interno che rosicchia la parete dello stomaco o più giù nella pancia o si stiracchia sul cuore oppure zompetta sullo sterno. Qualche volta è una ruota che gira con il roditore che trita pensieri e rumina sul passato o rimugina sul futuro, altre fa solo rumore con i denti o punge con i baffi, altre ancora è impaziente e tiene il tempo con la coda.

 

 

Pensavo di essere solo io ad avere il topolino mattutino, la solita malattia dell’io-mio-me, invece ce l’abbiamo tutti. Non sempre ma capita: per qualcuno sono le incertezze del lavoro, per qualcun altro è una scelta sbagliata o un amore finito, per altri un lutto, un dispiacere, una malattia, una persona o un animale che ci sta per lasciare, una decisione difficile da prendere, una società che fallisce, un divorzio, un debito, una persona che fa soffrire, la paura di perdere qualcosa o qualcuno, un vuoto che fa male, una mancanza. E manca sempre qualcosa. Abbiamo qualcosa che non vorremmo e non abbiamo qualcosa che vorremmo. E, invecchiando, cominciamo a perdere: capelli, colore, vista, muscoli, salute, persone. Per tutti è così: è la condizione umana condivisa. Il male di vivere: è sempre lì come il topolino, a volte dorme a volte si desta.

 

 

Non è piacevole essere svegliati dal topolino. E così cerchiamo di mandarlo via: pussa via. Sssst. Sciò. Gli diamo qualche mazzata, lo minacciamo, lo intrappoliamo. Ma più facciamo così più lui torna, cicciotto e baldanzoso. Allora l’unico modo per stare con il topolino è convivere con lui e cercare un po’ di agio nel disagio. Possiamo accoglierlo e dargli un po’ di spazio e qualcosa da rosicchiare: benvenuto topolino del mattino, cosa vuoi? Hai paura? Sei triste? Sei preoccupato? Raccontami di te. Di solito il topolino, che in fondo voleva solo essere visto, parla, balla, piange, ride, si sfoga, trema, fa il suo show, due capriole, un do di petto, un passo di tip tap. Alla fine quasi sempre mostra la pancia per farsi coccolare e poi si addormenta sazio e stanco, fino alla prossima volta.

 

Photo by Wolfgang Hasselmann on Unsplash