Perché non dormo la notte prima di partire per un viaggio.
Cosa c’è di più bello di viaggiare? Muoversi, conoscere, vedere, incontrare, annusare, scoprire, assaggiare. Viaggiare è un’esperienza trasformativa sempre. Non torni mai come sei partita. Ci sono viaggi improvvisati e ci sono viaggi pensati, progettati, costruiti, assaporati per mesi. Ci sono viaggi del cuore, ritorni a casa e viaggi nel non noto, nel diverso, nel nuovo.
Ci sono viaggi in cui si incontrano meraviglie naturali, monumenti, animali, persone. Ogni esperienza tocca e trasforma, arricchisce i sensi e il cuore e ci porta a contatto con un noi che conosciamo poco e che veniamo a scoprire in modo diverso.
Ci sono due riti che amo alla follia prima di partire:
1) Il bagaglio a mano
Sono sempre piena di cose. La mia vita è zeppa di oggetti. Ma quando viaggio ho una regola: che sia estate, inverno, una settimana, un mese o il giro del mondo: solo bagaglio a mano. Se è possibile. Chiaro. Ma se si può meglio viaggiare leggeri con poche cose. Serve sempre molto meno di quando si immagina. Ed è più divertente.
Da bambina viaggiavo in camper con la mia famiglia: un armadio minuscolo doveva bastare per 4. Poi è arrivata l’Olanda in bici. Ogni scarpa o maglietta in più la sentivi nelle gambe, quindi via tutto. Poi i viaggi in tenda con avventure nel mondo o in famiglia con viaggi solidali. Via tutto. Di necessario non c’è quasi nulla.
Ho una lista con tutto quello che serve e si può portare: dal filo per stendere al quadernino, dallo zenzero antinausea al foulard milleusi. Il resto sta lì sul divano in attesa di essere inserito: se ci sta bene se no sta fuori. E poi non avere tutto è divertente perché ti permette di fare esperienze uniche: cercare un adattatore elettrico in un mercato indiano o un pantalone caldo in Perù.
La felicità ha a che fare con la leggerezza, ne sono sicura.
2) La notte prima
Niente. Non si dorme mai. Controllo e ricontrollo tutto: biglietti, assicurazione, carta di credito, passaporto. Sì c’è tutto. ma se prendessi anche un sandalo diverso? E una maglietta in meno? E cosa farò? Dove andrò? Insomma l’eccitazione è tanta. Non sembra vero. Ehi sarò proprio lì con gli animali. Lì con quella meraviglia che non si sa come abbiano potuto costruire. Lì con quella cascata, quell’oceano, quella duna e quel vento. Lì con mille emozioni. Lì in quel posto visto mille volte al cinema. Lì con mia sorella che non vedo da un anno. Lì sulla strada che ha fatto la storia.
E se non partissi più? Se tutto questo fosse troppo. Nooo dai l’ho fatto tante volte. Posso farlo anche domani. Ma quando arriva domani?
In fondo l’eccitazione è un’ansia intrisa di bellezza.