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Mindfulness: diario di una mente scimmia. Il mio viaggio nel protocollo MBSR

meditazione

Mindfulness: diario di una mente scimmia. Il mio viaggio nel protocollo MBSR

Day 2 Week 5

Pratico subito dopo cena. Comincio con la camminata. Non ne ho proprio voglia stasera. Faccio passi veloci, come se così passasse prima. Dopo un po’ invece provo quasi un benessere soprattutto fisico: oggi sono stata seduta molte ore. Mi torna la stessa canzone indiana che mi accompagna spesso nella pratica. Come si fa a mandarla via? Ho proprio sempre una colonna sonora che mi accompagna?

A un certo punto mi sorprendo a toccarmi con la mano destra un piccolo brufolo sul viso. E ora che faccio? Tolgo subito o resto tanto sono consapevole di averlo fatto? Resto. Vado. Resto. Vado. Vado.

Questo è bello da raccontare nel diario, penso.

Nel passaggio da in piedi a seduta mi chiedo se questa cosa del diario non sia falsante. Forse è come andare a vedere il Grand Canyon e fare foto. Sarebbe meglio godersi il paesaggio per come è e non ingabbiarlo e catturarlo per poterlo rivivere di seconda mano quando non ci sarà più e saremo sul divano di casa.

Sono irrequieta anche da seduta. Oggi non ho voglia. Gli appoggi li sento bene. Forse dovevo mettere un cuscino sotto gli ischi, penso.

Il respiro va bene, mi prude il collo e una spalla, gratto un po’. Torno. Mi perdo nei vari “apro”, se mi perdo, va bene così, apro. Apro la consapevolezza? Apro l’attenzione? Cosa apro? Io vorrei aprire gli occhi e andare via. Mi manca tutto oggi. Vorrei anche una dimensione più spirituale del meditare. Ne ho appena parlato con 2 persone che meditano, non protocollo, e forse mi stanno influenzando. A me tutto ciò che è protocollo o metodo disturba. Comunque ok, sono qui e resto. I suoni. È sera, la casa è silenziosissima a parte una debole ventola. Sento di più le mie narici. Quanto manca? E poi i pensieri che vanno e vengono come suoni. Non ce ne sono tantissimi, sono stanca. Mi prude ancora il collo e non i piace questa acqua micellare che ho usato sul viso, ha un odore cattivo e mi pizzica un po’. E ha anche una confezione azzurra che non mi piace. E poi attaccarsi ai pensieri. Stasera mi danno fastidio anche le parole. Ve bene sto. Finisce. Evviva.