I sette oggetti che non mancano mai nelle case indiane, Bollywood Party
sul live blog Bollywood Party, la stampa
27 gennaio 2014
http://live.lastampa.it/Event/Bollywood_Party/103449424
I 7 oggetti che non mancano mai nelle case indiane
La sedia di plastica
Colorata, pratica, lavabile, impilabile, leggera, indistruttibile o quasi e conviviale. A qualunque pranzo, ritrovo, riunione, appuntamento, festa, spunterà la sedia di plastica, seguita da numerose sorelle, sempre pronta a fare il suo onesto servizio. In cucina, in salone, sul terrazzo o sul balcone, la sedia di plastica è la compagna di ogni momento di vita sociale. Qui nascono quasi tutti i miei post.
La ventola
Appena si ricevono visite si aziona subito il ventilatore a pale, nei negozi come nelle case. Chi ha l’aria condizionata accende anche quella, ma le pale sono molto più gradite. Rinfrescano l’aria, mandano via le zanzare e eliminano un po’ di polveri non tanto sottili dall’aria. Ho una personale passione per stare a guardare le pale azionate a bassa velocità: mi aiuta a rilassarmi.
La pinza
Sembra un attrezzo da dentista o un qualche strumento di tortura. Invece è la pinza per le pentole senza manici. La usano per strada i venditori di tè (e da lì ho capito a cosa serve). Si usa dall’alto, pinzando la pentola di alluminio sulla parete verticale. Una leggera pressione et voilà, potete scolare la pasta, girare il riso e versare liquidi bollenti.
Il set di secchielli
Per fare la doccia, l’indispensabile secchiello in plastica colorata con secchiellino più piccolo per dosare. Noi ne abbiamo due, per acqua calda e fredda. Per strada non mancano mai dove c’è una mamma che sta lavando un bambino.
La scopetta
In casa, nei negozi, a bordo strada. Tutti usano la scopetta di saggina bassa. La schiena non si curva, si piega come una tavola a partire dal bacino. E le signore non più giovanissime mantengono una flessibilità invidiabile. Alzarsi lentamente per evitare colpi della strega.
I basket di plastica
Ce ne sono di ogni dimensione, trasportano stoviglie in ogni occasione, sulle teste, sulle bici, sulle auto. Appena c’è un momento di ritrovo, dal rito religioso al film, subito dopo la sedia di plastica, arrivano i cestini con le stoviglie. E la festa si accende. Io ne ho comprato uno piccolo, per igiene e per non contaminarmi con latte, burro e ghee. Le mie coinquiline me lo invidiano molto. Una di loro, qualche giorno, fa mi ha chiesto come ho fatto a comprare la dimensione esatta per contenere le mie cose. Le ho risposto: “Fortuna”. Vero. In realtà c’è solo un incastro magico, un ordine ben preciso: padella, bacinella, pentola (senza manici vedi sopra), scolapasta, piatto, scodella, pallina per il tè. Se inverto l’ordine dei fattori il risultato esplode sul pavimento.
Incenso
Bastoncini accesi in ogni casa, in ogni strada, nei negozi e persino sui rickshaw. Danno la sensazione di buono e di pulito, coprono le puzzacce, aggiungono un tocco spirituale o semplicemente un alito di bellezza olfattiva. Per ricordarsi in ogni momento che il bello c’è anche quando non si vede.