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In paradiso si va senza scarpe: destinazione Jericoacoara

Dimenticate le infradito. Se siete da qualche giorno in Brasile non sarà difficile, avrete già abbandonato tutte le altre scarpe, sandali compresi per sciabattare in libertà.

 
Jericoacoara, jeri per gli amici, è un paradiso. Pé na areia: piedi nella sabbia. Nelle strade. Nei negozi. Nei ristoranti. Solo sabbia. Le infradito serviranno solo a difendere i piedi dal caldo.
Raccontarla, come fotografarla, non servirà a restituire un fascino e una magia che lasciano senza parole. Sento quasi di tradirla.
Parco nazionale dal 2002 per proteggere una natura generosa e sorprendente e un piccolo villaggio di pescatori a 300 km a nord di Fortaleza, nel Nord-Este del Brasile. Arrivare è un avventura. L’ultimo tratto di strada, sterrata, si percorre solo su pick-up. Il paesino è composto da 4 vie incrociate, non c’è asfalto, non c’è illuminazione pubblica, non c’è rumore. L’atmosfera è magica: fuori dal mondo, senza tempo e con chilometri di sabbia, palme, dune, vento e oceano. Il mare è stupendo. La spiaggia lunghissima, bianca e la marea che sale e scende cambia il paesaggio continuamente. Tanto che una giornata intera dedicata a guardare le onde non sarà sprecata.

Mestre Pelè

Festival Senzala con Mestre Pelè: a capoeira que vem do coraçao

Mestre Pelè ha il sorriso leggero di chi prende la capoeira con la massima serietà. Di più. “La capoeira è la mia vita” racconta.
Nato a Rio de Janeiro, è in Europa, prima in Portogallo e poi in Italia, da 10 anni. Per questo insieme al 5 Festival Internazionale Capoeira Senzala, cominciato oggi e che continua fino a domenica 29 aprile festeggerà anche il suo compleanno europeo.
Durante la settimana rode di capoeira, ma anche tanto altro: jongo, antico ballo popolare il cui l’ombelicata, il colpo di ombelico della coppia è il protagonista, maculelè, la danza dei bastoni, canto e musica.

Aziza

Stelle d’Oriente a ritmo brasileiro

Armonia e mistero al profumo di ambra e miele. Da giovedì 22 a domenica 25 marzo il cielo di Torino si tinge di colori, suoni e movimenti di «Stelle d’Oriente». Torna il festival internazionale italiano di danza, musica e cultura orientale organizzato da Aziza Abdul Ridha, anima dell’evento, arrivato alla sua undicesima edizione. Un’occasione per immergersi in una delle forme di espressione creativa più affascinanti, la danza orientale, (in arabo raqs al sharqi). Legata ai culti della fertilità come alla ricerca della spiritualità, unisce corpo, mente e anima in una coinvolgente ricerca di sé.