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Mindfulness: diario di una mente elefante da addomesticare. Il mio viaggio nel protocollo MBSR

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Mindfulness: diario di una mente elefante da addomesticare. Il mio viaggio nel protocollo MBSR

Day 4 Week 6

Medito dopo cena e dopo aver fatto un bellissimo laboratorio sul riallineamento corpo-mente. Quindi cammino con la massima consapevolezza nei piedi, nella spinta delle dita, articolando. Mi sento più forte, più alta, piu spinta. Si sprigiona calore nei piedi e nelle gambe. Mi tolgo le calze, ma come io che ho sempre freddo?

Penso alla telefonata con un’amica a cui ho chiesto un consiglio. Il peso, i piedi, l’appoggio. Ci siamo conosciute in viaggio tanti anni fa e siamo rimaste amiche per merito di un dromedario. Torna qui ai piedi all’appoggio. Ho dimenticato di scrivere una cosa. Passato. Stai qui, senti i piedi. Continuo. Cammino. Guardo sfocati i piedi nudi nella finestra. Belo sollevarli. Bello sentirli. Alzare bene e articolare la caviglia e guardarli.

Due belle e lunghe chiacchierate al telefono e sono di nuovo a meditare seduta. Sto facendo diversi esperimenti di cuscino a terra. Stasera metto una coperta ripiegata. Sto scomoda sui cuscini alti. Mi fanno un po’ male le ginocchia, come se un fluido denso pulsasse dentro.

Nel sentire il respiro mi sembra che la cassa toracica si ampli dietro, sento la schiena espandersi e trovare profondità dietro. I pensieri nuotano. A un certo punto mi viene il pensiero del baratto in negativo, ogni tanto mi succede ma non era mai successo meditando: fra questa cosa spiacevole (inserire scenario pessimo) e questa altra sempre spiacevole (inserire altro scenario di sofferenza in altro ambito, se prima era lavoro, ora scegliere salute, ad esempio) meglio questa. Mente elefante torna qui. Dove vai? Si spezza la corda. Torno, riparto, torno. Quando sono in un pensiero sono già sempre troppo dentro, fatico a tornare e non so più da dove sono partire. Appoggi, corpo, ah siamo già al respiro. Ho perso l’inizio, dove ero? Torno, vado. Pensieri. Nuotano. Bello il silenzio. Forse oggi è troppo. Suona, sono libera.