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Mindfulness: diario di una mente elefante da addomesticare. Il mio viaggio nel protocollo MBSR

meditazione

Mindfulness: diario di una mente elefante da addomesticare. Il mio viaggio nel protocollo MBSR

Day 3 Week 8

Medito al mattino, dopo colazione. Scelgo di camminare 20 minuti perché sento di avere della rabbia e della tristezza. Una persona che ha avuto un ruolo molto importante nella mia vita mi mette in una situazione difficile da gestire che mi costringe all’impotenza. La scelta è lacerante e coinvolge aspetti diversi della vita, non facili da conciliare. Ogni tanto mi sembra più gestibile, ogni tanto no. Oggi no. Mi fa male il cuore, mi fa male la testa dal troppo pensare. Allora la camminata mi sembra la cosa migliore. Un po’ lo è perché i piedi offrono molti suggerimenti di cose da tenere in considerazione: la temperatura e la durezza del terreno, il movimento che massaggia tutta la pianta, l’articolazione delle dita, cosa succede alzando di più la caviglia, cosa succede se perdo l’equilibrio, e poi le gambe, i glutei, le spalle, la postura, il giro, il respiro. Tra poco si danza al festival dell’oriente e io sono già stanca ora. Ho freddo, sento le ossa arrugginite.

Poi faccio la meditazione seduta sulla montagna. La immagino nelle diverse stagioni, respiro. Sto. Arrivano le lacrime. Le lascio andare. Sono triste. Oggi è così.