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La seconda volta fra aspettative e tempo da vacanza

fiumeesole

La seconda volta fra aspettative e tempo da vacanza

La prima volta aveva tutto il fascino del non sapere nulla, non avere aspettative e avere occhi, orecchie, pori aperti e attenti a sperimentare. Eccitazione pura. L’ho raccontata qui.

La seconda è stata diversa: mattina, giornata di sole meravigliosa con cielo nitidissimo, temperatura perfetta. Poca gente intorno. Clima rilassato con persone di ogni tipo: età, sesso, forma fisica, abilità. In barca siamo solo io e la mia amica. E l’istruttrice dietro. Questa volta sono in testa: in qualche modo le mie remate e anche le mie palate troppo profonde o storte o maldestre ricadranno su tutto l’equipaggio. Se l’altra volta, ogni tanto, filava tutto liscio, ecco questa volta no: i remi sono molto attratti dalla pesca delle alghe, il mio sinistro entra spesso storto ed esce peggio, l’acqua sembra pesantissima, pare di non muoversi di un passo e soprattutto sbaglio qualcosa nella coordinazione braccia-carrello, quindi spesso mi ritrovo con la punta del remo incastrata in un fianco…

Comunque andiamo. Meno bisticci di remi, più fatica e la nostra istruttrice esperta e paziente che ci guida: “Francesca gira bene il sinistro, Valentina vai più avanti sul carrello, Francesca rilassa le spalle, Valentina prima le mani sulle cosce e poi giri, e così via”. C’è corrente e si sente. Andiamo. Viriamo. Torniamo. Ogni tanto qualche momento fluido, mi manca il becchettio dei remi sull’acqua, questa volta stanno più sollevati, poi distrazioni, papere, silenzio: “Se non parlo vuol dire che va tutto bene” dice l’istruttrice. Dura un attimo: “Francesca vai più avanti con le braccia, Valentina il sinistro sopra, Francesca di taglio”. Bellissimo quando ci invita a regolare il respiro con i movimenti e mi accorgo che erano già sintonizzati naturalmente, ma appena porto l’attenzione lì si perde tutto, proprio come quando meditando si osserva il respiro e tutto cambia. Arriviamo, scendiamo. Braccia e spalle si sentono eccome. Tempo di mangiare qualcosa e bere una birra guardando il fiume. Mi sento in vacanza. E tutto scorre.