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Ho scritto un romanzo 4: “Non più, non ancora”

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Ho scritto un romanzo 4: “Non più, non ancora”

Oggi vorrei raccontare qualcosa sulla protagonista del romanzo.

Chiara

Si chiama Chiara. Ha 48 anni, è nata in un paesino della Sabina, non lontano da Roma. Per tanto tempo ha fatto l’insegnante in un liceo ma il suo lavoro più che una professione è una missione: sì perché Chiara è una suora. Ha scelto di dedicarsi al suo prossimo con dedizione assoluta. Qualcosa però si incrina a un certo punto della sua vita. Nulla a che fare con la fede che resta viva, nonostante gli alti bassi. Il problema è l’istituzione: le regole, i voti, la disciplina tutto comprime e non la lascia esprimere. Chiara va in crisi e fa la cosa migliore che ci sia quando si è in crisi: prende tempo.

Il viaggio

Per mettere distanza fra sé e i suoi pensieri e le sue emozioni, per decidere al meglio cosa fare della sua vita, Chiara parte per il Brasile. Qui scopre un mondo sconosciuto e pieno di contraddizioni. Scopre una natura generosa e che non si arrende mai, assaggia frutta dai colori e dalle forme assurde, scopre il piacere di sentire il vento sulla pelle, entra in contatto con la povertà e si scopre donna: curiosa, sensibile, attenta a quel che succede ma anche piena di voglia di giocare e vedere il mondo da punti di vista che non conosce.

 

Non più, non ancora

Chiara non si riconosce più nel mondo da cui proviene ma non sa come affrontare quello dei laici, non ha strumenti. Sospesa fra un non più che non risuona con lei e un non ancora che la spaventa e in cui tutto è nuovo, si sente come quando lasciamo una sponda di un fiume per arrivare dall’altra parte, poi a metà ci guardiamo indietro e scopriamo che non abbiamo la forza per andare avanti ma neanche per tornare indietro. Cosa farà? Cosa facciamo noi quando siamo fra non più e non ancora? Possiamo solo confidare in cosa emerge momento per momento. E così farà Chiara, in un presente di istanti e respiri.

(… continua)