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L’amore arriva e se ne va anche se non ti arrendi

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L’amore arriva e se ne va anche se non ti arrendi

Sbam. Arriva così. E a volte così va via. Quando ci innamoriamo spesso è un inciampo, qualcosa che capita quando sarebbe meglio di no. Ma la vita se ne frega dei desideri. “Se vuoi far ridere Dio raccontagli i tuoi progetti” dice un proverbio ebraico. E così ci affanniamo per avere un figlio, un lavoro, un amore e quando smettiamo di cercare… sbam. Innamorarsi è un accidente, una cosa che capita. In alcune lingue si cade: “fall in love”, “tomber amoureux”. Come si cade in una trappola o in disgrazia o in uno stato di trance. Una grazia di endorfina e ossitocina e altri ormoni del benessere. Ci si arrende. Finalmente consapevoli che non decidiamo nulla: né quando arriviamo sulla terra né quando ce ne andiamo. L’amore ci rende umili e ce lo ricorda: arrenditi. Sii fragile e lasciati andare, non a caso si ha un “debole” per qualcuno, una cotta che ci rende mollicci e dolci e succosi come una pera al forno. A volte la testa dice no e più ci opponiamo e più lo stato alterato si incista e si aggrava. Mal d’amore. Farfalle nello stomaco, poca fame, poco sonno, poco tutto, tanto solo lui o lei. Ossessione.

La fine

La buona notizia è che tutto finisce. A volte con un logorio, a volte con uno schianto. Semplicemente l’amore ti pianta. Che su sia Teseo o Arianna. Resti a Naxos, in asso, ecco come Nasso ha perso la n. Nessuno sa perché l’innamoramento finisce: a volte ti svegli con lui/lei e ti chiedi che ci faccio qui; a volte era tutto sbagliato da sempre ma quella magia-malia dell’inizio oscurava tutto e l’amore è cieco; a volte semplicemente si logora e non tutti sanno trasformarlo in altro. Spesso per mancanza di cura: a volte sei tu che non ne hai messa, presa dalle tue avventure io-mio-me in cui per l’altro non c’è mai tempo e no, non mi arrendo grazie; a volte è l’altro che nei suoi io-mio-me si dimentica di fare quella cosa a cui tenevi, di coltivare, mica mi arrendo io; a volte siamo in due, incapaci di arrenderci, presuntuosi, ignari del fatto che non funzionerà mai se cercheremo la perfezione e non accetteremo che l’altro abbia le sue debolezze e vulnerabilità, come noi.

La non-fine

E poi ci sono gli amori che non finiscono, come canta Venditti, quelli che fanno lunghissimi giri e poi ritornano o forse non se ne sono mai andati: passano gli anni e si riaccendono come lampadine avvitate male; strisciano e poi alzano la testa e chiedono le cure che non hanno avuto e magari lo fanno con rabbia; rimangono intrappolati sotto pelle, custoditi come segreti pronti a svelarsi e a ricordarci che non c’è altra possibilità della resa. Non c’è superomismo, femminismo, teorismo, blablaismo che tenga. Puoi solo arrenderti. E cadere.

 

Photo by Jon Tyson on Unsplash