La ballata del disamore: non accontentarti amica mia

Come tutte le persone in difficoltà su un tema, mi sento pronta a dare consigli.

Allora, amica mia, non accontentarti. Se ti cerca perché ha bisogno di un’amica mentre tu cerchi un compagno puoi dire no o lasciare che l’aperitivo resti all’aperto nell’abbraccio calmo dell’ora blu e quando la notte diventa nera torna a casa da sola e leggi un libro o guarda le stelle o una serie.

E se invece la serata ha già preso una piega diversa e l’hai portato a casa e magari ti dorme appiccicato addosso cercandoti tutta la notte e dice e fa cose meravigliose ma al mattino sparisce e non è quello che vuoi, la prossima volta l’aperitivo si fa con le amiche. Non giudicarti, prenditi le tue responsabilità ma non le colpe e ricomincia. Senza vittimismi, che è solo un’altra forma di narcisismo. Se non posso essere l’eroe, almeno la vittima.

E se ti cerca perché ha bisogno di un’amante e tu vorresti altro, fai proprio altro, esci con chi ti fa ridere, vai al cinema, coltiva il basilico ma non metterti in quella condizione già conosciuta di disamore. Ti meriti un amore, non qualcosa che comincia con dis-: disfunzione, disastro, disavventura.

Esci dal conosciuto, dagli errori che tornano sempre uguali, dalle codipendenze non salutari, rinasci, fermati, respira. Guarda la meraviglia imperfetta che sei. Solo così puoi imparare a volerti bene e a lasciare che la tua natura luminosa risplenda.

E se questi consigli non richiesti sono insopportabili e ti irritano, qualcosa hanno smosso. Puoi accartocciarli e buttarli, ma lo stesso guarda la meraviglia imperfetta che sei.

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